mercoledì 28 agosto 2013

02 Santhià - Palestro

20 luglio 2013 km 40 tempo ore 11,30  totali

Che dormita stanotte, sono stata benissimo. Lasciamo B&Balle ore 7,15 io e Tequila ci dirigiamo verso la la chiesa di Sant'Agata al centro di Santhià, una buona colazione al bar nella piazza, incontro i due Francesi di cui parlava ieri Mario, che hanno dormito nell'ostello dei pellegrini. Saluto i proprietari del bar, che sono stati molto gentili, mi hanno domandato se ho riposato bene e sono stata contenta nel B&B, due chiacchiere e si parte, sono le ore 8,supero la stazione e mi dirigo verso la provinciale che porta a Vercelli, pochi metri e subito sulla sinistra inizio del cammino su una strada di campagna in mezzo a campi di granoturco e risaie. Poco dopo mi raggiungono i Francesi sono persone sulla sessantina, lui mi sembra simpatico cerca di parlare in italiano, mi spiega che quand'era piccolo veniva in vacanza dal nonno a Pralungo in provincia di Biella e si sforza di parlare in italiano mi spiega che sono partiti i primi giorni di maggio da Canterbury, e sperano di arrivare a Roma, mi chiede se anch'io vado a Roma, io rispondo che la mia meta è Assisi, che a Roma ci sono stata nel 2011 partendo dal colle del Gran San Bernardo. Poi mi chiede se le coltivazioni tutt'intorno sono di riso e quando si raccoglie il riso ecc. Cerco di dare le informazioni che so...sinceramente non sono un'esperta sulla coltivazione del riso, per fortuna incontriamo dei coltivatori che vanno ad aprire le chiuse dell'acqua e così chiedo a loro informazioni giuste e dettagliate Sono contenta di avere trovato persone su questo tratto di Via Francigena, ma sinceramente c'è qualche cosa che non capisco.Alla signora francese si vede che non piaccio, o non piace il cane, a quanto pare neanche lei piace a Teki, se si avvicina ringhia. Il cammino continua dopo la conversazione ognuno con il proprio passo, mi superano a tutta velocità e dopo un po' me li ritrovo dietro.....che strano. Verso mezzogiorno arrivo alla chiesetta Maria Madre del Cammino Sulla Via Francigena decido di fermarmi per il pranzo. I francesi mi superano li saluto loro vanno all'ostello di Billiemme a Vercelli, io proseguo per Palestro e qui il cammino si divide. Un buon panino con le provviste comprate a San Germano Vercellese, che simpatici i signori incontrati al bar in paese, mi hanno fatto sentire speciale. Durante la pausa panino si ferma un auto con un signore, mi chiede se può scattare delle foto da fare vedere alla moglie, mi spiega che mi ha visto quando ho attraversato la provinciale prima, ed è andato a casa di corsa a prendere la macchina foto, ne vede parecchi pellegrini passare, ma con il cane è la prima volta e quindi è tornato indietro a cercarmi per scattare delle fotografie, quando vede le scarpette di Teki sulla panchina ad asciugare è ancora più entusiasta, inizia a scattare foto e a fare domande, non ha mai visto delle scarpe da trekking per i cani. Si riparte, fa tanto caldo, il tratto fino a Vercelli e tutto su asfalto, e su strada pericolosa, Teki con le scarpette patisce ancora di più, a tratti cerco di percorrere dei pezzi di sterrato per dare possibilità a lei di bagnarsi nelle risaie e così succede che sprofondando nella melma della risaia entra con 4 scarpette e ne esce con 3, come fare a recuperare la scarpetta? Via lo zaino, via le scarpe e le calze e provo a fare la mondina....Niente da fare dopo circa 15 minuti di ricerca profondamente studiata, mettendo le mani dove ci sono i buchi lasciati dalle zampe mi arrendo, inizio a ridere da sola, ...sarà il caldo che da alla testa, mi tolgo il fango dai piedi mi ricompongo e mi dirigo verso la strada, facendo un bel salto indietro, quando a pochi cm dai piedi mi passa a tutta velocità un bel serpentello tutto grigio e lungo almeno un metro e mezzo. Finalmente alle ore 16 arriviamo in centro a Vercelli, scatto alcune foto, faccio due chiacchiere con le persone che mi chiedono incuriositi dove sono diretta e proseguo. Sono oltre 17 quando saliamo sull'argine del Sesia Tequila inizia ad essere proprio stanca io cerco di fermarmi sovente per farla bere e bagnare un po', avviso l'ostello di Palestro che sono in ritardo ma sto arrivando, mi dicono che mi aspettano per cena, dico che non sarò sola, che Gianni scende con due amici per farmi compagnia visto che è sabato e sono vicino casa, mi dicono che ospitano per cena molto volentieri anche loro. Prima di Palestro su un argine di una risaia c'è una colonia di Ibis bellissimi cerco di fotografarli anche se sono lontani, che strani uccelli, non li avevo mai visti prima. Arrivo a Palestro alle 19,30 Paolo e Ambra mi stanno aspettando, mi mostrano la mia camera, sono l'unica pellegrina, dopo una doccia ristoratrice e il lavaggio degli indumenti arriva Gianni, Franca, Roberto. La serata è piacevolissima Ambra e Paolo sono entusiasti del loro progetto dell'ostello, dei pellegrini, della Via Francigena. È bello vedere tanto entusiasmo! E' tardissimo Tequila dorme da un po' e io crollo dal sonno. Un saluto a Gianni e agli amici e a nanna, oggi abbiamo fatto 40 km.















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